Leonardo Della Rovere
Fiero figlio della
Pianura Scarlatta,
Leonardo, già scudiero del vescovo Orlando Sestesi, prese servizio presso la
corte valniana nel
1261, vivendo in prima persona eventi legati alla
guerra Ashai e tutta la vicenda degli
avvizziti, dalla
Pace di Nassilia all'ingloriosa fine nella
notte dei lunghi coltelli. La sua militanza nella resistenza agli oscuri stregoni, quando essi ancora tenevano le redini del regno, gli costò il marchio d'infamia e il titolo, che non fu mai ripristinato. Nel
pluvioso 1262 scelse di rispondere alla chiamata del
Clan dell'Orso e si integrò progressivamente con i suoi nuovi compagni, fino a prendere congedo alla volta di
Torre Veglia nel
messidoro 1262, con la soddisfazione inattesa, durante la sua ultima missione, di veder bruciare sul rogo il cadavere dell'odiato avvizzito
Saverio Vignalba.
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Una raffigurazione di Leonardo in battaglia |
Valleterna, poi unitosi al
Clan dell'Orso
Uomo del Mare
Paladino
Nato
Della Rovere, poi privato del titolo sotto il dominio degli Avvizziti
Dicono di lui
(
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